Con l′ordinanza n. 29981/2020, la Corte di Cassazione ha chiarito che in tema di amministrazione di sostegno, l′equilibrio della decisione deve essere garantito dalla necessità di privilegiare il rispetto dell′autodeterminazione della persona interessata...ed esclude che il sostegno debba esser disposto nei confronti di chi si trovi, invece, nella piena capacità di determinarsi, anche se in condizioni di menomazione fisica.... Il principio dellautodeterminazione, è un valore fondamentale della dignità umana. In sostanza per consolidato orientamento giurisprudenziale "l′amministrazione di sostegno, ancorché non esiga che la persona versi in uno stato di vera e propria incapacità di intendere o di volere, nondimeno presuppone una condizione attuale di menomata capacità che la ponga nell′impossibilità di provvedere ai propri interessi, mentre è escluso il ricorso all′istituto nei confronti di chi si trovi nella piena capacità di autodeterminarsi, pur in condizioni di menomazione fisica, in funzione di asserite esigenze di gestione patrimoniale, in quanto detto utilizzo implicherebbe un′ingiustificata limitazione della capacità di agire della persona, tanto più a fronte della volontà contraria all′attivazione della misura manifestata da un soggetto pienamente lucido".