La violazione dei doveri coniugali, di cui all′art. 143 c.c., in tema di collaborazione, coabitazione, assistenza e fedeltà, nel caso di specie ha cagionato anche la lesione di diritti costituzionalmente protetti, quali, la dignità, la salute, l′immagine e l′onore della ricorrente, risarcibili quali danni non patrimoniali ai sensi dell′art. 2059 c.c. La ricorrente è stata offesa e umiliata dalla condotta fedigrafa del coniuge, che ha tenuto nascosto la relazione adulterina esistente già due anni prima del matrimonio, ma che è stata resa pubblica dopo il matrimonio, con conseguenziale afflizione morale per la ricorrente così grave, tale da superare la soglia della tollerabilità, dal momento che la condotta, per le sua specificità concreta, ha violato diritti di rango costituzionale. Alla luce di quanto esposto, poiché è venuta meno ogni comunione morale e materiale tra i coniugi l′istante come rappresentata e domiciliata intendendo addivenire alla separazione personale con addebito al marito per gravi violazioni dei doveri nascenti del matrimonio Chiede Che il Tribunale adito voglia pronunciare la separazione personale dei coniugi con addebito al resistente per le violazioni sopra elencate dei doveri nascenti dal matrimonio; disporre la restituzione alla ricorrente della somma di ..............come da elenco sopra riportato oltre a quelle successive che verranno sostenute per pagamento ratei mutuo della casa coniugale e dell′auto, oltre al risarcimento per i danni morali patiti dalla ricorrente (perchè il ricorrente-convenuto ha violato i doveri coniugali, di cui all′art. 143 c.c., in tema di collaborazione, coabitazione, assistenza, fedeltà, oltre a ledere i diritti costituzionalmente protetti, quali, la dignità, la salute, l′immagine e l′onore della ricorrente, e determinato il fallimento della vita matrimoniale), danni, tutti, non patrimoniali che il Tribunale vorrà stabilire in via equitativa; con vittoria di spese e compenso di causa.